Relatione d’un miracolo della Beata Vergine e conversione di molti Turchi dal Provinciale de Domenicani d’Armenia

Per fare humile riverenza e dare qualche consolatione spirituale alla potestà sua romana li scrivo questa, nella quale li fò sapere caso occorsomi nell’atto della visita. 

Andavo per visitare il Convento di Ciavolis, dal quale essendo ancor lontano otto miglia, fui sopragiunto da cinquanta huomini, che ne venivano da una città detta Arenz hora quasi disfatta lontana tre miglia, di dove mi trovavo. Arrivati che furno questi cinquanta huomini mi messero in mezzo e chi mi baciava le mani, chi li piedi, chi l’habito. Stupito di questo li domandai ciò che desideravano, e mi dissero, che si volevano battezzare, li domandai per qual ragione si muovevano a far questo, essi mi dissero, che essendo arrivata nella lor città la nuova dello sprofondamento dell’Arca di Macometto, entrorno tutti in dubbio della lor setta, la metà della città era in favore di Macometto, l’altra era contraria. Determinarono andare nella moschea a fare oratione à Dio, dove era la pittura della Madre di Dio, doppo haver fatto oratione per doi ore Maria Sempre Vergine da quella pittura parlò al nostro Santone, o sacerdote, dicendo: "Andate per la tal via, dove appresso del tal fiume trovarete un mio servo vestito sotto di bianco, et sopra di negro, e farete quello che esso vi dirà. Per questo siamo venuti da voi acciò ci dichiarate ciò che habbiamo à fare". Mi condussero nella città dove in tre giorni n’ho battezzati 200. E spero nel Signore altri di altri luoghi habbino à fare il medesimo per il medesimo caso. Et in particolare per l’aiuto della Madonna Santissima del Rosario, alla quale era già dedicata quella moschea, et vi faceva grandissime gratie, e venendo poi in mano de Turchi non poterono mai guastarla con ogni loro sforzo. Alla quale presto si fabricarà la chiesa, havendo questo popolo messo il danaro all’ordine. E questo è quanto m’occorre intorno a questo fatto. Assai bene si farebbe se non fossimo tanti pochi, che non passiamo 40 in tutta la Provincia. Però la prego mi mandi io fratello fra Andrea quando havrà bene imparato latino. La supplico ci voglia et aiutare et fare aiutarci con l’orationi. E noi tutti la riconosciamo con l’affetto non potendo con le contributioni, come fanno l’altre Provincie con che fine li prego ogni bene dal Signore e li bacio le mani come anco fanno l’infrascritto priore fra Pietro, fra Taddeo, Benedetto, Luca, Pietro, Emanuel, Giovanni, Ambrosio, Paolo, Domenico. 

Dal Cianco li 15 d’Aprile 1630

Humilissimo servo et suddito 

Fra Jacomo de Ambrosi Provinciale dell’Armenia

[MS] Roma, Archivio Segreto Vaticano, , Fondo Borghese, I, 469-474, ff. 104r-v

Author

Giacomo de Ambrosi, domenicano

Year

1630

About the converted

Converted people: 1

Gender: m

The conversion

Year: 1630

Religious order(s) involved:

This site is currently under developement; more features and content are being added to the site as it progresses.